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Allergie e Prevenzione

L’allergia è la più comune malattia immunitaria, caratterizzata da una reazione infiammatoria verso agenti innocui, presenti nell’ambiente esterno: si va dai componenti dell’aria inspirata (pollini, muffe, polveri dell’ambiente domestico o lavorativo) a componenti del cibo, dei farmaci o del veleno di insetti pungitori.

Non sono ancora state individuate le caratteristiche chimico-fisiche o biologiche, che accomunino queste sostanze, che sono quindi indicate come “allergeni”, unicamente per la loro comune caratteristica di indurre allergie.

Di per sé l’allergene non è dannoso per l’organismo, ma se un soggetto è sensibile all’allergene, l’organismo produce una risposta infiammatoria per eliminarlo.

Praticamente qualsiasi molecola esogena può essere un allergene: gli allergeni possono essere di origine naturale o sintetica, organica o inorganica.

La teoria dell’igiene

Non si sa perché ad un determinato momento un individuo sviluppi un’allergia. Il raffreddore da fieno, ad esempio, può manifestarsi in un bambino di cinque anni, ma anche in un adulto di sessanta. C’è tuttavia una teoria, in molti punti confermata dai fatti, che spiega le ragioni dell’aumento globale delle allergie: la teoria dell’igiene.

La spiegazione prende in considerazione il contatto con i batteri e questo spiegherebbe perché i bambini che vivono nelle fattorie sviluppano meno allergie dei loro coetanei cittadini e perché chi ha dei fratelli è meno soggetto a reazioni allergiche dei figli unici. Tuttavia, questa spiegazione non sarebbe esaustiva vista la presenza di soggetti allergici al fine anche in campagna, ma ci indica solo un possibile fattore che gioca nello sviluppo delle allergie.

I più comuni allergeni sono i pollini di piante erbacee ed alberi, in particolar modo quelli prodotti dalle graminacee, ulivo, faggio, betulla, nocciolo, cipresso…

Le allergie presentano una forte componente genetica, perciò se per esempio i genitori hanno un’allergia alle Graminacee, è abbastanza probabile che anche i figli l’avranno. Lo sviluppo delle allergie richiede l’esposizione all’allergene, un fattore che può essere influenzato da condizioni geografiche, culturali e sociali.

Anche lo stress gioca la sua parte

Lo stress, una dieta inadeguata, deficit nutrizionali, l’inquinamento ambientale, i farmaci, le lesioni, gli interventi chirurgici, i problemi di digestione e le tendenze genetiche sono tutti fattori predisponenti.

Secondo uno studio gli individui con stress emotivo persistente hanno riacutizzazioni di allergia più frequenti. Inoltre, quelli con più acutizzazioni allergiche hanno un umore negativo maggiore. Ci sono poi complici ambientali: l’aumento dei rinitici è riconducibile all’irritazione delle mucose respiratorie causata dall’inquinamento che potenzia l’effetto degli allergeni sulle vie respiratorie. Inoltre, gli inquinanti sono in grado di interagire direttamente con i pollini, rendendoli più «cattivi».

La rinite allergica

La rinite allergica è una condizione molto comune che provoca disturbi (sintomi) simili al raffreddore come starnuti, prurito, naso chiuso e produzione di muco.

Nonostante la forma più comune di rinite allergica sia quella stagionale, legata alla concentrazione dei pollini, le manifestazioni cliniche della rinite allergica possono presentarsi tutto l’anno in seguito ad esposizione cronica agli antigeni ambientali.

Nel primo caso la rinite è provocata dall’inalazione di allergeni, soprattutto il polline di varie piante. Nel secondo caso, essa può essere provocata da semplice polvere.

Il più efficiente strumento per il controllo delle malattie allergiche consiste nell’evitare l’esposizione agli allergeni incriminati.

I consigli per un’integrazione mirata contro le allergie

Integratori per la prevenzione delle allergie, per il trattamento e la riduzione dei sintomi delle allergie sono spesso consigliati perché sostengono l’organismo e lo aiutano a superare con minori problemi la stagione dei pollini.

AM & PM INTEGRATORI SNEP .

Diverse pubblicazioni hanno confermato che la somministrazione di fermenti lattici per lunghi periodi può essere di aiuto nella prevenzione e nel trattamento delle allergie. Inoltre, il ruolo antinfiammatorio dei probiotici svolge un’azione simultanea nel contrastare tutte le allergie. I fermenti lattici hanno numerose proprietà. Sono utili in caso di dissenteria, stipsi, di pH acido nell’intestino, diarrea, come trattamento preventivo. Sono importanti per rinforzare il sistema immunitario, per diminuire allergie, intolleranze e riniti da pollini, per eliminare batteri dannosi dall’intestino che causano flatulenza e gonfiori, per digerire il lattosio e per assimilare le vitamine e i sali minerali-

VITAMINA C INTEGRATTORI SNEP

La vitamina C è utile nel contrastare combatte gli effetti dannosi del fumo, degli agenti inquinanti e degli allergeni come pollini e polveri. I bioflavonoidi contenuti negli estratti naturali di acerola hanno proprietà vasoprotettrici e antinfiammatorie soprattutto a livello respiratorio e digestivo, nelle sindromi allergiche, nell’allergia stagionale e per le affezioni alle prime vie respiratorie.

RHEISHI INTEGRATORE SNEP

Un altro alleato contro le allergie è il Ganoderma è un fungo che cresce su legno preferibilmente castagno e quercia in decomposizione, è molto conosciuto nei paesi orientali dove gli sono attribuite molte proprietà benefiche.
È un fungo molto coriaceo e ricco di tannini quindi dallo scarso interesse gastronomico. Tra i molti principi attivi contenuti nel Ganoderma lucidum dobbiamo ricordare i Beta-glucani, di cui ne sono ricche le pareti cellulari del fungo.

Ehi, sei curioso di scoprire questi integratori? Dai un’occhiata tramite i link nei titoletti e trova quello che fa per te. Non vediamo l’ora di sentire cosa ne pensi!

Cos’è la bava di lumaca

La bava di lumaca è una secrezione naturale prodotta dalle chiocciole che svolge un’azione idratante, antimicrobica e cicatrizzante. 

La bava di lumaca viene secreta dal piede delle chiocciole, molluschi terrestri della famiglia delle Helicidae, e risulta indispensabile per permettere loro di muoversi aderendo alle superfici, riparare i tessuti in caso di escoriazioni e ferite, difendersi da eventuali predatori, riprodursi.

Le straordinarie proprietà della bava di lumaca sono da tempo oggetto di interesse in ambito cosmetico, e oggi è possibile sfruttare i benefici di questa sostanza anche per la nostra pelle grazie a creme e sieri alla bava di lumaca.

Per utilizzare la bava di lumaca nei cosmetici, questa viene prelevata dalle chiocciole d’allevamento, purificata e inserita nella formulazione di creme, sieri e altri prodotti per la bellezza e la cura della pelle. 

Le chiocciole vengono generalmente allevate all’aperto, in spazi sicuri e recintati e non vengono maltrattate o sottoposte a sofferenza per ottenere la bava di lumaca. Le chiocciole possono infatti essere stimolate per pochi secondi manualmente, senza l’utilizzo di macchinari o soluzioni saline che causerebbero loro stress o danni. Ovviamente è importante verificare che il produttore adotti tecniche di allevamento etiche, prima di decidere quale cosmetico a base di bava di lumaca acquistare. I prodotti Eden Green si assicurano che gli allevamenti siano allevamenti certificati. 

Utilizzando prodotti cosmetici a base di bava di lumaca è possibile mantenere la pelle in buona salute, prevenire l’invecchiamento cutaneo e la formazione di rughe ma anche risolvere alcune problematiche della pelle tra cui irritazioni e impurità, nonché cicatrici, smagliature e macchie scure.

Puoi trovare i prodotti nel nostro negozio on line o passando direttamente in negozio in Via Torino 54/A Condove -TO

Cosa contiene la bava di lumaca

La bava di lumaca, come abbiamo visto, è una sostanza completamente naturale secreta dal piede delle chiocciole.

La composizione della bava di lumaca, non riproducibile in laboratorio, comprende un’elevata percentuale di mucopolisaccaridi, acido glicolico, collagene, elastina e allantoina, oltre a vitamine e sali minerali. Queste sostanze sono responsabili delle proprietà straordinarie della bava di lumaca per la nostra pelle.

mucopolisaccaridi hanno ad esempio azione idratante, poiché comprendono una classe di molecole in grado di trattenere acqua a livello dello strato corneo. Mantenere una buona idratazione cutanea è indispensabile per migliorare l’aspetto della pelle ma anche per consentire che le altre sostanze riescano a penetrare meglio tra le cellule.

Anche l’allantoina concorre all’idratazione della pelle e ha, in più, azione esfoliante, antiossidante, cicatrizzante e calmante. L’allantoina è una sostanza naturale ampiamente utilizzata in cosmesi per ridurre le infiammazioni cutanee e rigenerare la pelle continuamente aggredita dagli agenti esterni o danneggiata a causa di ferite. 

L’acido glicolico, altro composto presente nella bava di lumaca, ha una preziosa azione esfoliante utile per rigenerare la pelle migliorandone visibilmente l’aspetto. I trattamenti a base di acido glicolico sono utili per rinnovare le cellule superficiali dell’epidermide: questo consente di rendere la pelle più morbida e levigata e migliorare l’incarnato riducendo macchie scure, cicatrici, smagliature, segni lasciati brufoli, acne, rughe e altre imperfezioni. 

Collagene ed elastina sono invece responsabili della resistenza e dell’elasticità del tessuto epidermico. Grazie a queste proteine, prodotte dalle cellule della nostra pelle e presenti nella bava di lumaca, la nostra cute si mantiene resistente e contemporaneamente elastica. 

La carenza di elastina e collagene si verifica soprattutto durante l’adolescenza, la gravidanza e la menopausa, quando le variazioni ormonali determinano una insufficiente produzione di queste proteine: il risultato è la mancanza di tono della pelle, la formazione di rughe e la comparsa di smagliature.

All’interno della bava di lumaca le sostanze che abbiamo appena visto lavorano in sinergia per mantenere la pelle giovane e in salute, correggere vari inestetismi e calmare eventuali irritazioni.

Siero alla bava di lumaca: cos’è, quando e perché usarlo

Da tempo la bava di lumaca è utilizzata dall’industria cosmetica per formulare creme, sieri e altri prodotti a base di questo straordinario ingrediente naturale. 

I sieri alla bava di lumaca si differenziano rispetto ad altri prodotti cosmetici per l’elevato contenuto di bava di lumaca, che può raggiungere addirittura l’80% degli ingredienti. Il siero contiene quindi acido glicolico, collagene, elastina ed allantoina, ingredienti naturalmente presenti nella bava di lumaca. 

La sinergia di queste sostanze dona alla pelle luminosità immediata, cui si aggiungono l’azione antiossidante, rivitalizzante e nutriente.

Il siero alla bava di lumaca è dunque un prodotto adatto a prevenire in modo efficace la formazione di rughe e segni del tempo nelle persone che hanno meno di 40 anni o a ridurre e minimizzare le rughe già presenti dopo i 40 anni, e si utilizza sia sul viso sia sul contorno occhi.

L’applicazione quotidiana del siero alla bava di lumaca consente infatti di idratare la pelle, ammorbidirla, eliminare la patina grigiastra tipica delle pelli stanche ed esposte all’inquinamento e contrastare la formazione di radicali liberi, prevenendo così la secchezza cutanea, la perdita di tonicità e la comparsa di rughe e segni del tempo.  

Il siero alla bava di lumaca è poi utile per ridurre la comparsa di brufoli, i segni scuri e le cicatrici lasciati dall’acne e l’infiammazione o le irritazioni della pelle.

Trattandosi di un prodotto concentrato, ne bastano poche gocce: il siero alla bava di lumaca si applica sulla pelle pulita e asciutta una o due volte al giorno con movimenti dal centro all’esterno del viso. Non è necessario massaggiare, poiché il siero alla bava di lumaca è un prodotto a rapido assorbimento

Il siero alla bava di lumaca nutre la pelle senza ungerla, quindi è un’ottima base per il trucco e può essere utilizzato anche prima dell’applicazione della crema alla bava di lumaca, per potenziarne l’azione.  

In commercio esistono diverse aziende che offrono sieri alla bava di lumaca, che si distinguono per le condizioni di allevamento delle lumache e per la qualità delle materie prime utilizzate.

È importante verificare che il produttore si comporti in modo etico e che garantisca il benessere delle chiocciole allevate, nonché l’uso di bava di lumaca di qualità. E questo è un prerequisito di tutti i prodotti Eden Green.

Post abbronzatura

Dopo l’abbronzatura è importante prendersi cura della pelle per mantenerla sana e luminosa. 

Per quanto, infatti, l’esposizione al sole renda belle e seducenti, di certo non giova ai tessuti cutanei, che ne risultano stressati.

Una delle principali conseguenze dell’abbronzatura è la pelle secca e disidratata. Il sole sottrae, infatti, l’umidità naturale della pelle, rendendola opaca e ruvida. Inoltre, in seguito a troppe esposizioni, soprattutto se non adeguatamente protette, possono comparire macchie scure o lentiggini, in particolare nelle zone più esposte, come naso, guance e fronte. 

Per contrastare gli effetti estetici negativi dell’ esposizione al sole e avere un’abbronzatura uniforme a lungo, è consigliabile adottare qualche accorgimento, eseguendo una sorta di beauty routine post abbronzatura per:

  1. eliminare le cellule morte;
  2. idratare;
  3. mantenere il colore.

Tutto ciò senza mai dimenticare l’importanza di utilizzare creme solari con un fattore di protezione adatto per ridurre i danni causati dall’esposizione al sole nelle ore più calde.

1. ESFOLIARE LA PELLE MORTA

Esfoliare la pelle morta è fondamentale per rimuovere cellule morte e impurità accumulatesi durante l’esposizione al sole. 

In questo modo si libera lo strato corneo, preparando i tessuti ai trattamenti successivi.

L’esfoliazione avviene per mezzo di scrub che eseguono sull’epidermide, sia del viso che del corpo, un trattamento in grado di restituire una pelle levigata e pulita, rimuovendo cellule morte e ispessimenti cutanei, favorendo il turnover cellulare. Presso lo Studio Estetico MG abbiamo trattamenti viso e corpo proprio per il post abbronzatura che esfoliano idratano proteggono e mantengono una corretta idratazione della pelle.

In generale gli scrub cosmetici sono composti da una componente oleosa e cremosa, arricchita con micro-granuli o polveri naturali come zucchero di canna, farina di mandorle o avena, noccioli di frutta, olio di vinaccioli d’uva e miele. Alcuni prodotti possono contenere anche sali minerali come il silicio

È fondamentale scegliere lo scrub adeguato in base a:

  • tipo di pelle;
  • area da trattare;
  • frequenza di utilizzo.

Tra le attenzioni da avere nello scegliere il prodotto per esfoliare la cute dopo l’abbronzatura, c’è anche quella di optare sempre per prodotti anallergici e dermatologicamente testati e seguire attentamente le indicazioni fornite sul prodotto per eseguire il numero ottimale di applicazioni settimanali.

I passaggi per applicare correttamente lo scrub, dopo aver lavato il viso o il corpo con un detergente, sono semplici:

  1. inumidisci la zona che desideri trattare;
  2. massaggia delicatamente per attivare l’effetto esfoliante;
  3. sciacqua abbondantemente con acqua tiepida per eliminare eventuali residui di prodotto.

Nel caso del viso, è meglio evitare l’applicazione dello scrub nella delicata zona del contorno occhi.

Con una corretta esfoliazione, la tua pelle tornerà ad essere levigata, luminosa e pronta per nuovi trattamenti e per nuove sessioni di tintarella, se le tue vacanze non sono finite.

2. IDRATARE LA PELLE SECCA POST ABBRONZATURA

Dopo aver eseguito lo scrub, è fondamentale idratare la pelle secca post abbronzatura. 

L’obiettivo principale è ripristinare l’equilibrio idrolipidico, che svolge un ruolo fondamentale come barriera protettiva contro agenti esterni e ambientali. Presso il centro potrete trovare diverse creme corpo e viso, per tutti i tipi di pelle.

Per un’idratazione profonda, è importante scegliere un prodotto nutriente e doposole adatto, come per esempio il nostro doposole superidratante.

Quest tipi di cosmetici sono infatti, preziosi alleati per mantenere i tessuti idratati e contrastare la secchezza cutanea, anche dopo l’abbronzatura. 

La loro azione consiste calmare e idratare la pelle dopo l’esposizione al sole. Contengono ingredienti lenitivi e nutrienti che aiutano a ripristinare l’equilibrio idrolipidico dei tessuti cutanei e a prevenire la desquamazione: una sorta di meravigliosa coccola per preservare uno splendido colorito.

Per ottenere una buona idratazione dopo l’abbronzatura, è importante individuare prodotti appositamente formulati per ripristinare l’equilibrio cutaneo naturale

Questi prodotti idratanti e doposole devono presentare alcune caratteristiche essenziali per garantire risultati ottimali:

  • ingredienti idratanti di alta qualità come la glicerina, il burro di karité e gli oli vegetali;
  • consistenza leggera e facilmente assorbibile;
  • ingredienti lenitivi e calmanti come estratti di camomilla, aloe vera e calendula;
  • effetto protettivo e rigenerante grazie agli antiossidanti come la vitamina E e il coenzima Q10;
  • ristabilire l’equilibrio cutaneo e la barriera protettiva;
  • mantenere la pelle idratata, morbida e vellutata;
  • ridurre l’irritazione e l’arrossamento causati dall’esposizione al sole;
  • favorire una sensazione di freschezza e comfort;
  • contribuire a preservare la giovinezza ed elasticità cutanea.

Scegliendo prodotti doposole che presentano queste qualità, puoi assicurarti di fornire alla tua pelle l’idratazione e la cura di cui ha bisogno dopo l’abbronzatura.

Perché, poi, un prodotto idratante sia ancora più efficace, puoi applicarlo sulla pelle lievemente umida, e pertanto più pronta ad assorbire i nutrienti. Prendi la quantità adatta di prodotto, distribuiscilo uniformemente, massaggia con movimenti circolari e picchietta delicatamente per stimolare il microcircolo. Non affrettarti, goditi i benefici e il momento di relax.

3. PROLUNGARE L’ABBRONZATURA

Oltre ad eseguire lo scrub e idratare la pelle con prodotti idratanti e doposole, ci sono altri alleati che possono aiutarti a mantenere l’abbronzatura per più tempo: i prolungatori di abbronzatura.

Si tratta di prodotti progettati per aiutare a mantenere l’abbronzatura per più tempo. Contengono ingredienti che stimolano la produzione di melanina, il pigmento responsabile dell’abbronzatura, e contribuiscono a mantenerla intensa e duratura. Inoltre, i prolungatori di abbronzatura spesso contengono sostanze idratanti e nutrienti che favoriscono la salute e la luminosità della pelle.

Grazie alla loro capacità di mantenere la melanina a livelli ottimali e alle loro proprietà idratanti e lenitive, questi prodotti possono mantenere l’abbronzatura inalterata per diverse settimane, specialmente se utilizzati come doposole. 

Per ottimizzare l’efficacia di doposole e prolungatori di abbronzatura è importante prendersi qualche minuto per massaggiare delicatamente il prodotto sulla cute per favorirne l’assorbimento, trasformando un semplice gesto in un vero momento di relax e benessere.

Ricorda, comunque, che la protezione solare rimane fondamentale per preservare la salute dei tessuti cutanei e che anche se desideri prolungare l’abbronzatura, non devi mai tralasciare di applicare una crema solare con un fattore di protezione adeguato quando sei al sole. La protezione ti aiuterà a prevenire i danni causati dai raggi UV e a mantenere la cute sana.

L’uso di una protezione solare ti aiuterà ancora di più a prolungare l’abbronzatura, soprattutto se metterai in pratica queste buone abitudini di rimozione delle cellule morte e idratazione, preziosi alleati per preservare il tuo splendido colorito e mantenere la pelle sana e luminosa. 

FAI IL TEST PER CAPIRE A QUALE STAGIONE APPARTIENI
SCOPRI IL SOTTOTONO DI PELLE


1 – Quando prendi il sole come ti abbronzi?

(A) Facilmente (anche se non diventate scure), l’abbronzatura è dorata, omogenea e il segno del costume rimane per molto tempo.

(B) Faticosamente, prima vi scottate arrossandovi molto, l’abbronzatura è
disomogenea e “rossiccia” il segno del costume scompare in fretta.

2 – Posiziona sotto al viso struccato illuminato da una buona luce naturale prima un capo di colore arancione, poi uno di colore fucsia. Muovi su e giù velocemente i capi, cosa vedi?

(A) Con il colore arancione la pelle è più luminosa e omogenea, mentre con il colore fucsia ingrigisce e impallidisce.

(B) Con il colore arancione la pelle ingiallisce e le imperfezioni sono più evidenti, mentre con il colore fucsia è più chiara e luminosa.

3 – Cosa succede alla tua pelle quando sei sotto sforzo fisico?

(A) Nulla non si arrossa mai.

(B) Si arrossa molto sulle guance, sul décolleté e sulle orecchie.

4 – Prova un rossetto corallo-aranciato e uno fucsia-lampone, quale
funziona meglio?

(A) Sto meglio con il corallo, è più in armonia con il mio tono di pelle, occhi e
capelli. Il fucsia invece stacca troppo.

(B) Sto meglio con il fucsia-lampone, è più in armonia con il mio tono di
pelle, occhi e capelli. Il corallo invece mi ingiallisce il viso.

5 – Prova degli orecchini o una collana, abbastanza voluminosi, in versione oro giallo e poi argento: quale funziona meglio?

(A) Sto meglio con l’oro giallo, è più in armonia con il mio tono di pelle, occhi e capelli. L’argento stacca troppo.

(B) Sto meglio con l’argento, è più in armonia con il mio tono di pelle, occhi e
capelli. L’oro giallo invece mi ingiallisce il viso.

MAGGIORANZA DI RISPOSTE (A)
Molto probabilmente hai un sottotono caldo e quindi escludi le stagioni Inverno ed Estate, che sono le palette a base fredda. Continua con il test per scoprire la tua stagione cromatica di appartenenza!

MAGGIORANZA DI RISPOSTE (B)
Molto probabilmente hai un sottotono freddo e quindi escludi le stagioni Autunno e Primavera che sono le palette a base calda. Continua il test per scoprire la tua stagione cromatica di appartenenza!

SCOPRI LA TUA STAGIONE DI APPARTENENZA
SE IL TUO SOTTOTONO È RISULTATO FREDDO PUOI ESSERE ESTATE O INVERNO:
1 – Di che colore sono i tuoi capelli?

A) Biondi naturali (da chiaro a biondo scuro) o castano chiaro

B) Castano medio, castano scuro o neri

2 – Di che colore sono i tuoi occhi?

A) Azzurri, verdi, grigi o nocciola/verdi

B) Blu brillante, verdi, castani o neri

3 – Com’è il contrasto tra la tua pelle e i tuoi capelli?

A) Basso, perché sono bionda/castana molto chiara e ho pelle chiara

B) Alto, perché sono castana medio/intensa e ho pelle da media a chiara

MAGGIORANZA DI RISPOSTE (A):
Sei Estate!

MAGGIORANZA DI RISPOSTE (B):
Sei Inverno!

Come capire se il tuo viso sta invecchiando troppo rapidamente

La data anagrafica è solo un numero che non sempre corrisponde alla reale età della tua pelle. In alcuni casi il viso dimostra meno anni, ma in altri casi ne dimostra di più, ed è proprio lì che dobbiamo intervenire!

Rallentare il cedimento tissutale è il primo passo per contrastare l’avanzare degli anni e sembrare visivamente più giovani. Occhio ai segnali che il tuo corpo ti dà! Risulta opportuno indagare la natura e il distretto corporeo da cui derivano gli inestetismi, legati alla senescenza del viso. Si chiama visologia ed è una branca della medicina alternativa, attraverso cui si riesce a capire se il nostro corpo è in salute o meno attraverso i segni cutanei facciali.

Iniziamo subito con la prima lista di elementi che potresti notare sul tuo viso, lavorare per eliminarne almeno la metà, cambierà notevolmente la tua attuale situazione cutanea, contrastando attivamente l’invecchiamento della pelle.

Hai notato la comparsa di macchie discromiche

Riguardo le macchie da ipo o iperpigmentazione la cui comparsa si inizia ad evidenziare intorno ai 40 anni, è sempre bene ricordare che sono la punta dell’iceberg a cui si concatenano altre manifestazioni più o meno gravi come arrossamenti, dermatiti ed ispessimento cutaneo capaci di stressare la pelle ed invecchiarla precocemente.

La tua pelle rimane secca durante tutto l’arco della giornata

Alla base di una pelle costantemente secca e povera di elasticità c’è sempre una scarsa o nulla idratazione. Il problema può essere endogeno, ovvero che viene dall’organismo o esogeno, ovvero la causa si trova negli agenti esterni.

Nel primo caso puoi attivarti personalmente, bevendo molto e usando una crema nutriente capace di riparare e rimpolpare i tessuti aridi e danneggiati. Nel secondo caso dovresti capire qual è l’elemento che crea secchezza e proteggerti da esso, solitamente le temperature estreme favoriscono questa spiacevole condizione cutanea.

Il tuo colorito è spento

Un viso grigiastro che ha perso la sua luminosità è attribuibile ad una carenza vitaminica ed una scarsa ossigenazione dei tessuti. Non devi sottovalutare l’importanza di una buona circolazione sanguigna, è lei che dona quel colorito roseo al tuo viso.

Puoi riattivarla attraverso trattamenti di automassaggio o affidarti alle mani esperte di una professionista. In entrambi i casi sentirai i benefici della microcircolazione riattivata e noterai la tua pelle più luminosa. Infine, la causa di quel colore spento, caratteristico della pelle invecchiata, potrebbe essere dovuto anche alla mancata presenza di un cosmetico specifico nella tua skincare e con questo ci si allaccia al concetto di prevenzione quotidiana della senescenza, fondamentale per chi come te vuole contrastare l’invecchiamento della pelle.

Si formano sul tuo viso piccoli brufoli bianchi

Definiti Milia, sono piccole cisti sottocutanee piene di materiale cheratinico, variano da 1 mm a 4 mm di diametro e sono dovute ad una scarsa esfoliazione. Lo scarto cellulare derivante dal rinnovamento della pelle, si deposita nelle zone meno esposte del viso come ai lati delle narici, tra le labbra e il mento e sopra le sopracciglia.

Per eliminarli basta pulire a fondo la pelle, con i prodotti giusti ovviamente, andando a rimuovere i residui di cellule morte, permettendo finalmente alla pelle di respirare. Ricorda: non eliminare mai i Milia strizzandoli con le unghie, andresti incontro a delle sgradevoli cicatrici.

La pelle sta perdendo compattezza

Una pelle sottile che sta lentamente perdendo il suo tono è sintomo di invecchiamento precoce. Prima di tutto occorre valutare i livelli di calcio ed eventualmente la possibilità di aumentarli con la dieta, in secondo luogo attenzione a non destabilizzare il Ph cutaneo con saponi troppo acidi e prodotti non appropriati alla pelle del viso, questo può far diminuire drasticamente la quantità di collagene cutaneo, l’impalcatura per le cellule della tua pelle, rendendo il tuo viso privo di sostegno.

Fai il pieno di collagene con la crema e il bidose  sviluppato nei laboratori RHEA appositamente per contrastare la forza di gravità, stimolando tutti i processi coinvolti nella sintesi del collagene e dell’elastina.

Lavorando costantemente per il miglioramento dei segni dell’invecchiamento della pelle precoce, a poco a poco noterai sul tuo viso una nuova luce, una tonicità che non avevi da anni e quella amata sensazione di morbidezza al tatto.

Non ti basta che iniziare, seguendo tutti i consigli da me personalmente stilati per far si che la tua pelle rimanga giovane e l’età sia solo un numero. 

1. Stai lontana dalle fonti di calore

Dal momento che siamo nella stagione fredda, sarai anche tu, più portata a passare molte ore davanti alla stufa, al termosifone o al camino, per riscaldarti dopo una lunga giornata passata fuori al freddo.

Purtroppo devo darti una brutta notizia, quello che pensi sia un buon modo per riacquistare calore danneggia fortemente la tua pelle, predisponendola ad un invecchiamento precoce. Ecco perché:

  • La pelle risente fortemente degli sbalzi di temperatura, come ad esempio quella tra il dentro e il fuori casa
  • Una fonte di calore diretta fa evaporare l’acqua negli strati più superficiali della cute, creando secchezza e desquamazione
  • L’epidermide tende ad arrossarsi, dando prurito con sfoghi cutanei come bollicine o macchie iperpigmentate.
  • Non superare i 23 gradi all’interno della propria abitazione
  • Disponiti dalla parte opposta rispetto alla fonte di calore
  • Copriti il più possibile per generare calore direttamente dal tuo corpo

    2. Fai il pieno di vitamina C

    La vitamina C, nutriente idrosolubile essenziale per il nostro organismo, appartiene a quella categoria di vitamine che non possiamo sintetizzare ma che dobbiamo introdurre attraverso la dieta, con agrumi, peperoni, mele, cavoli e fragole. Ormai è nota la sua capacità di contrastare il deficit immunitario, ma al contrario si conosce ben poco la sua potenzialità nella riparazione dei tessuti, tra cui la pelle del viso.

    La vitamina C è un importante cofattore nella sintesi del collagene, che si è visto ha un ruolo centrale nel processo d’invecchiamento della pelle. Dunque ti consiglio vivamente di fare il pieno di questa importante molecola per contrastare l’invecchiamento precoce dei tessuti.

    3. Evita l’effetto yo-yo

    Quando ci si approccia ad una dieta dimagrante il rischio in cui si incorre è quello che viene definito effetto yo-yo, ovvero il continuo riempirsi e svuotarsi a livello tissutale.

    Tutto ciò comporta un forte stress, compromettendo l’elasticità della pelle.  Andando avanti con gli anni la capacità dei tessuti, compreso il viso, di ritornare compatta dopo un forte dimagrimento, va via via scemando e dall’accumulo di pelle in eccesso nascono le rughe.

    Perciò il consiglio è quello di intraprendere un percorso di dimagrimento, lento, consapevole che ci vorrà del tempo e che le diete veloci potranno solo renderti più rugosa e spenta.

    4. Stai lontana dal junk food

    Il junk food cosiddetto “cibo spazzatura”, velocizza notevolmente il processo d’invecchiamento della pelle, accorciando il ciclo vita cellulare e limitando l’apporto di vitamine e nutrienti capaci di sostenere le funzioni fisiologiche cutanee.

    Tutte ci siamo concesse ogni tanto un piccolo sgarro, ma farlo diventare un’abitudine giornaliera comprometterebbe il tuo desiderio di una pelle giovane ed in salute. Seguire un’alimentazione sana, lontana da cibi ad alto indice glicemico e ipercalorici inoltre previene la formazione di impurità che potrebbero dar luogo sul tuo viso a problematiche di secrezione sebacea.

    Tutto sommato i lati positivi per non cedere al junk food, ce ne molti e tutti portano ad un miglioramento cutaneo non indifferente, perciò non ti resta che iniziare ad amare la tua pelle e il buon cibo.

    5. Passa ai cibi anti-aging

    Esistono molti cibi che quotidianamente inseriamo nella nostra alimentazione ma di cui non conosciamo il reale beneficio che apportano al nostro corpo. Le caratteristiche dei cibi anti aging ruotano attorno a tre capisaldi:

    • Apporto di Zuccheri
    • Apporto di Grassi
    • Apporto di Proteine

    Queste tre categorie di nutrienti devono essere all’interno di determinate soglie per far si che tali alimenti svolgono una funzione antinvecchiamento. Questi livelli limite, variano in base all’età, ecco perché una dieta deve essere personalizzata e costruita ad hoc sulla base delle proprie esigenze.

    Quando si parla di cibi antiaging si fa riferimento soprattutto a frutta e verdura, questo perchè contengono: vitamina C, betacarotene, flavonoidi, capaci di contrastare l’accumulo di radicali liberi, altamente tossici per il nostro organismo tra cui l’ecosistema cutaneo.

    6. Fai attenzione alla federa del tuo cuscino

    Cosa curiosa da sentire, ma il tessuto sul quale dormi può influire sulla presenza più o meno marcata di rughe facciali. Dormendo dalle 6 alle 8 ore su un cuscino ruvido che presenta irregolarità, il viso tende ad adattarsi alla superficie su cui poggia, imprimendo segni “indelebili” che col tempo danno vita a rughe sottili.

    Il mio consiglio è quello di dormire in posizione supina, evitando ogni contatto tra cuscino e viso, o eventualmente scegliere con cura la qualità della stoffa della federe, possibilmente di cotone o seta, impalpabile al tatto e fluente sulla pelle.

    7. Ossigena la pelle del viso

    Si sà, l’ossigeno è il nostro carburante, senza di lui non possiamo sopravvivere. Come ne hanno bisogno i nostri polmoni ne ha bisogno anche la pelle, e grazie agli ultimi studi in campo dermatologico, è stata sviluppata una nuova tecnica con la quale possiamo veicolare un flusso di ossigeno attraverso i tessuti del viso.

    Si chiama ossigenoterapia, attraverso il trattamento OXY di RHEA, e i benefici che apporta, riguardano soprattutto la velocità della microcircolazione e del metabolismo cutaneo. Se questi due processi funzionali vengono stimolati a dovere le cellule della pelle, come i fibroblasti produrranno più collagene e fibre elastiche donando nuova tonicità al viso.

    8. Idratati bevendo acqua

    Il ruolo che svolge l’acqua attraverso i tessuti cutanei è di fondamentale importanza, quando si vogliono prevenire le rughe. L’epidermide gioca un ruolo centrale nella formazione delle piccole rughe anche in età giovane, questo perchè, essendo lo strato più esterno e più soggetto a disidratazione, necessita di una grande quantità di acqua o sostanze idratanti per mantenere ben levigata la superficie cutanea. Quando questo non avviene vengono a formarsi sottili linee dovute all’aridità della pelle, che col passare del tempo diventeranno permanenti.

    Perciò oltre a bere i famosi 2 litri d’acqua al giorno, è bene inserire all’interno della propria beauty routine una crema col suo siero dalle forti proprietà idratanti, HYDROEM, OXYFLUID, RHEVIAGE. Dopo 15 gg dall’utilizzo dei prodotto, il volume delle rughe si riduce del 21%.

    9. Distendi la muscolatura facciale

    Allentare la tensione del viso e rilassare la muscolatura è lo scopo della ginnastica facciale, detta anche anti-age. Anche questo è un metodo per prevenire le rughe riducendo al tempo stesso i segni del tempo.

    Si tratta di esercizi che puoi eseguire quotidianamente in totale autonomia, vanno a lavorare su quelle aree in cui si tendono a sviluppare rughe d’espressione: come tra le narici e l’angolo della bocca o tra le sopracciglia e la fronte alta o le famose zampe di gallina a lato degli occhi. La ginnastica facciale, grazie alla stimolazione muscolare, ha anche un importante effetto sul riempimento degli zigomi.

    10. Usa la crema al retinolo durante la notte

    Le proprietà del retinolo, sono ormai ben note perché associate alla stimolazione della sintesi di elastina e collagene. Nello specifico l’acido retinoico, derivato della vitamina A, induce sulla pelle un effetto lifting totalmente naturale, perché indotto a livello fisiologico. Un esempio di crema può essere REVIAGE sempre della RHEA

    11. Dedica del tempo all’attività fisica

    “Lo sport ti rende giovane” non è semplicemente un modo di dire ma è la verità! Svolgere quotidianamente una corretta attività fisica permette al corpo di aumentare le difese contro possibili attacchi esterni, potenzialmente dannosi per la pelle del viso. Perciò aiuta il tuo corpo a difenderti: basta così poco per aver indietro tanto.

    Inoltre con una semplice camminata di 30 minuti al giorno si riattiva la microcircolazione e aumenta l’apporto di ossigeno, che come abbiamo visto ha i suoi lati positivi.

    12. Non sottovalutare le potenzialità degli esfolianti

    Esfoliare la pelle vuol dire rimuovere tutto ciò che ostruisce i pori attraverso un’azione meccanica, leggermente abrasiva. Quando la pelle accumula sostanze di scarto, come cellule morte, sebo e agenti inquinanti, arriva ad un punto in cui tende a soffocare, inducendo di conseguenza eventi che portano all’invecchiamento precoce del viso.

    Perciò non sottovalutare il potere di un buon esfoliante. ( Per esempio un detergente polifunzionale può essere CARBONCLEAN oppure EXFOPOWDER)

    Purificando la pelle otterrai anche risultati migliori dal punto di vista dei trattamenti dermatologici o cosmetici che vai ad applicare, migliorando nel tempo la tua pelle.

    Hai tutto ciò che ti serve per poter iniziare il tuo percorso verso la giovinezza cutanea. Analizza gli indizi che ti sta dando il tuo viso, confrontali per capire qual è la causa della loro insorgenza, ed infine applica le 12 regole fondamentali nella prevenzione della senescenza.

    Che fototipo sei?

    E’ molto importante capirlo per non scottarsi al sole…

    Occhiincarnato e capelli possono dirci molto del nostro livello di fragilità al sole.

    In base a queste variabili, infatti, si possono identificare sei fototipi.

    Tanto più alto è il fototipo, maggiore è il tempo consentito di esposizione al sole prima che insorgano effetti indesiderati come eritema e ustioni solari.

    In base, dunque, al proprio livello di rischio, è bene scegliere le modalità di protezione più opportune, come ridurre l’esposizione al sole, evitarla nelle ore centrali della giornata, utilizzare protezioni come cappelli, occhiali, indumenti e creme solari.

    Per conoscere il tuo fototipo, selezionale tue caratteristiche e somma il punteggio ottenuto.

    Di che colore sono i tuoi occhi?

    • verde chiaro, azzurro chiaro = 0
    • verde, azzurro = 1
    • marrone chiaro = 2
    • marrone scuro = 3
    • nero = 4

    Di che colore sono i tuoi capelli?

    • rossi = 0
    • biondi = 1
    • castani= 2
    • neri = 3

    Di che colore è la tua pelle?

    • bianco latte = 0
    • chiara = 1
    • mediamente chiara = 2
    • olivastra = 3
    • scura = 4
    • nera = 5

    Hai le lentiggini? (sempre o dopo l’esposizione al sole)

    • molte, su viso e corpo = 0
    • poche, sul viso = 1
    • no = 2

    Ti scotti al sole?

    • sempre = 0
    • spesso = 1
    • di rado = 2
    • mai = 3

    Ti abbronzi?

    • mai = 0
    • a fatica, dopo molto tempo = 1
    • dopo qualche giorno = 2
    • dopo poche ore = 3

    RISULTATI

    DA 0 A 2 PUNTI: Fototipo 1
    carnagione lattea con lentiggini, occhi azzurri, capelli rossi. Sempre fotoprotezione estrema

    DA 3 A 7 PUNTI: Fototipo 2
    pelle chiara, occhi azzurri o verdi, capelli biondi. Sempre fotoprotezione alta

    DA 8 A 12 PUNTI: Fototipo 3
    pelle chiara, occhi castani, capelli castani. Cominciare con una fotoprotezione medio – alta e diminuire gradualmente dopo i primi giorni di esposizione

    DA 13 A 17 PUNTI: Fototipo 4
    pelle olivastra, occhi scuri e capelli bruni. Cominciare con una fotoprotezione media e diminuire gradualmente dopo i primi giorni di esposizione

    DA 18 A 19 PUNTI: Fototipo 5
    pelle olivastra, occhi scuri, capelli neri. Necessita generalmente di fotoprotezione bassa

    20 PUNTI: Fototipo 6
    pelle scura, occhi scuri e capelli neri. Necessita generalmente di fotoprotezione bassa

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